Copertina pop: packaging e consegna

Il risultato finale mi ha davvero soddisfatto. Confesso, ho ricevuto tanti complimenti e ho influenzato le mie amiche e colleghe del club di maglia. Alcune si sono già messe all’opera per replicare il progetto e mi hanno chiesto indicazioni. Il mio (peraltro modestissimo) ego ha lanciato coriandoli qua e là!

Ho consegnato a Valentina la copertina insieme ad un coniglietto e un berretto da elfo. Il coniglietto è una piccola gemma, lo so. Terminato grazie all’intervento cruciale di una delle LaNoLers, Franca, maestra dell’amigurumi, è stato una sorpresa anche per me. A dirla tutta, per un attimo ho pensato di tenermelo, ma poi ho avuto tenerezza per il nascituro e me ne sono privato, non senza una nota di rimpianto. Non so se lo rifarei. Bellissimo eh, specialmente in quel cotone egiziano turchese, ma l’uncinetto del 3.5 mi odia. Sì sì, me l’ha proprio detto, l’ho sentito, più volte. Specialmente nella coda fatta con una circonferenza di 4 punti circa. Ad ogni modo il sentimento è reciproco.

Il berretto viene da un pattern preso da Do Knit, un negozio qui di Milano. Incredibilmente, il pattern non è più disponibile. Appena avrò tempo dovrò farne un certo numero, sono sempre un bel regalo passepartout per bimbi fino ai tre anni.

Valentina è stata contentissima, ed io con lei. Riscopro in queste occasioni che la gioia non è solo di chi riceve un dono, ma anche di chi lo fa.

Copertina pop: assemblaggio

L’unione delle piastrelle mi ha messo a dura prova.
Non ero per nulla contento del metodo utilizzato nel video originale: crea una specie di rilievo che trovo sgradevole.
Ho provato a cucirle, ma non ero soddisfatto, mi sembrava andassero da tutte le parti e i lembi accostati stavano male. Inoltre, il filato che ho acquistato ad un prezzo vantaggioso, tipo stoppino, pur buono nella resa, era fragile e tendeva a spezzarsi se tirato.
Alla fine ho trovato questo bel tutorial:

L’effetto finale mi ha soddisfatto: ho potuto lavorare le piastrelle insieme (molto più pratico che cucirle), la linea di unione si è mantenuta in piano ed è risultata una graziosa fila di V. Come sempre, ho fatto una prova prima.

Anche per il bordo ho pensato a lungo. Ho scelto questo, per mimare lo stile della cucitura.

Come prima cosa ho tirato su tutti i punti, ma con un accorgimento: ad ognuno dei 4 angoli, non fare 3 punti bassi, ma utilizzare lo stesso metodo che viene impiegato nel video del bordo (1 mezza maglia altra, 3 catenelle, 1 mezza maglia alta). Nel primo angolo bastano 3 catenelle e 1 mezza maglia alta; l’altra maglia alta verrà fatta alla fine del giro.

Una ulteriore nota:
Nell’unire le piastrelle, ognuna presenterà 17 punti, da unire ad altrettanti della piastrella adiacente. 15 corrispondenti alle maglie alte, + 2 catenelle, una per estremità. All’inizio e alla fine di ogni fila o colonna, però, vale la pena unirne 18: in corrispondenza dei margini, cioè, unire entrambe le catenelle di angolo. Questo permetterà una squadratura migliore dei margini, e una costruzione più regolare del bordo.