L’unione delle piastrelle mi ha messo a dura prova.
Non ero per nulla contento del metodo utilizzato nel video originale: crea una specie di rilievo che trovo sgradevole.
Ho provato a cucirle, ma non ero soddisfatto, mi sembrava andassero da tutte le parti e i lembi accostati stavano male. Inoltre, il filato che ho acquistato ad un prezzo vantaggioso, tipo stoppino, pur buono nella resa, era fragile e tendeva a spezzarsi se tirato.
Alla fine ho trovato questo bel tutorial:
L’effetto finale mi ha soddisfatto: ho potuto lavorare le piastrelle insieme (molto più pratico che cucirle), la linea di unione si è mantenuta in piano ed è risultata una graziosa fila di V. Come sempre, ho fatto una prova prima.

Anche per il bordo ho pensato a lungo. Ho scelto questo, per mimare lo stile della cucitura.
Come prima cosa ho tirato su tutti i punti, ma con un accorgimento: ad ognuno dei 4 angoli, non fare 3 punti bassi, ma utilizzare lo stesso metodo che viene impiegato nel video del bordo (1 mezza maglia altra, 3 catenelle, 1 mezza maglia alta). Nel primo angolo bastano 3 catenelle e 1 mezza maglia alta; l’altra maglia alta verrà fatta alla fine del giro.
Una ulteriore nota:
Nell’unire le piastrelle, ognuna presenterà 17 punti, da unire ad altrettanti della piastrella adiacente. 15 corrispondenti alle maglie alte, + 2 catenelle, una per estremità. All’inizio e alla fine di ogni fila o colonna, però, vale la pena unirne 18: in corrispondenza dei margini, cioè, unire entrambe le catenelle di angolo. Questo permetterà una squadratura migliore dei margini, e una costruzione più regolare del bordo.